Domenica 25 novembre sulle acque del fiume Corno a San Giorgio di Nogaro si svolti i Campionati italiani di gran fondo di canottaggio per imbarcazioni singole e due senza, sulla distanza di 6 km con partenza dalla confluenza dell’Ausa nel Corno e arrivo presso il circolo per canoa e canottaggio in via Famula.
Le gare aventi partenze dei singoli equipaggi ogni 30 secondi sono iniziate alle ore 10 in condizioni meteo ottimali ed hanno interessato 554 vogatori appartenenti a 64 società da tutta l’Italia. Per il Club sangiorgino Riccardo Cepile ha gareggiato nel singolo junior dove la qualità degli atleti era di altissimo livello. Riccardo ha fatto un’ottima gara finendo in ottava posizione in un campo di 32, con il tempo di 24’25”20. Vincitore del titolo tricolore junior è risultato il lombardo Carucci del Gavirate.
Walter Ruggiero, Davide Pinzini e Luca Braidotti hanno gareggiato nella categoria ragazzi, in barca singola in un campo di ben 57 equipaggi, che è stata la gara più numerosa. Il titolo è stato vinto dal torinese Sassi dell’Armida mentre i sangiorgini sono arrivati rispettivamente 31° in 29’06”70, 45° in 30’15”10, e 55° in 32’19”40.
Nel pomeriggio, sotto una leggera pioggia hanno gareggiato, senza titolo in palio, Marco Dri, Alessio Malisan, Mattia Fabbian e Stefano Juravle nel 4 di coppia cadetti, dove fra i sette equipaggi in gara l’equipaggio sangiorgino è giunto al secondo posto in 24’09”20, battuto soltanto dalla imbarcazione del Friuli VG con equipaggio misto composto da Corazza dell’Ausonia, Benvenuto della Pullino, Forcellini del CMM e Bordeini del Saturnia.
Fra le regionali, la Pullino di Muggia ha vinto un titolo tricolore, mentre il Saturnia è riuscito a vincere tre dei 22 in palio, dando prova ancora una volta che la società triestina è al top in Italia.
Ha presenziato alla manifestazione il presidente della Federcanottaggio Giuseppe Abbagnale in compagnia del consigliere della F.I.C. Dario Crozzoli, che ha pure partecipato all’incontro che il presidente del Canoa San Giorgio Beggiato ha avuto con le autorità politiche locali in cui sono state esposte le necessità societarie per fare del centro un campo di gara con i requisiti necessari per ospitare gare di ancor maggior importanza comprendenti anche atleti paraolimpici.